Cerchi esempi di ringraziamenti per la tesi di laurea ben fatti? Come laureato, ricordo perfettamente quel momento: stai per chiudere il file della tesi, dopo mesi di lavoro certosino, e all’improvviso realizzi che devi ancora scrivere i ringraziamenti. Sembra facile ringraziare chi ti ha aiutato, ma quando ti trovi davanti al foglio bianco, le parole proprio non ne vogliono sapere di uscire.
In questa guida ti mostrerò esempi pratici di ringraziamenti e ti spiegherò passo dopo passo come scriverli in modo efficace. Dalla struttura corretta agli errori da evitare, fino ai modelli già pronti: trasformeremo insieme quella pagina bianca in ringraziamenti perfetti per la tua tesi di laurea.
I ringraziamenti nella tesi di laurea non sono obbligatori, ma sono quel tocco personale che rende il tuo lavoro davvero unico. È il momento di riconoscere chi ti ha supportato durante questo lungo percorso, dalle notti insonni sulla bibliografia alla consegna finale.
Non sottovalutarli: anche se sono l’unica parte ‘informale’ della tesi, mantengono comunque un tono accademico. È proprio questo equilibrio tra gratitudine sincera e professionalità che li rende speciali. Pensa ai ringraziamenti come a quel discorso che faresti dopo aver vinto un premio importante: emozionato sì, ma sempre con classe.
E credimi, quando tra qualche anno riprenderai in mano la tua tesi, i ringraziamenti saranno probabilmente la prima cosa che rileggerai, riportandoti indietro a tutti quei momenti (belli e difficili) che hanno reso possibile questo traguardo.
I ringraziamenti vanno posizionati all’inizio della tesi, subito dopo la copertina e prima dell’indice. Non confonderli con la dedica: mentre quest’ultima è una frase breve (tipo ‘Ai miei genitori’), i ringraziamenti sono più articolati e rappresentano il tuo momento per esprimere vera gratitudine.La lunghezza ideale?
Una pagina, massimo due se hai davvero tante persone da citare. E sì, so che li scriverai per ultimi – quando avrai finalmente realizzato chi ti ha davvero aiutato! – ma ricordati di includerli nel conteggio delle pagine.Un consiglio da chi ci è passato: anche se tecnicamente potresti metterli alla fine, come i titoli di coda di un film, nella tesi le regole sono diverse.
Posizionarli all’inizio non è solo una questione di formalità: è un modo per riconoscere che tutto quello che seguirà nelle prossime pagine è stato possibile grazie alle persone che stai per ringraziare. È come dire ‘Prima di iniziare, voglio che sappiate chi mi ha aiutato a realizzare questo sogno’.
Partiamo con un trucco che ho imparato sulla mia pelle: usa una struttura a cerchi concentrici, dal più formale al più personale. Si inizia sempre dal relatore – è la figura accademica più importante e merita il primo ‘grazie’.Per il relatore, mantieni un tono professionale ma non freddo.
Un classico che funziona: ‘Desidero ringraziare il Professor [Nome] per la sua preziosa guida e il costante supporto durante questo percorso’. Se è stato particolarmente disponibile, puoi aggiungere un riferimento alla sua pazienza o alle sue intuizioni brillanti.
Dopo il mondo accademico (correlatore, altri professori), passa ai compagni di corso. Qui puoi permetterti qualche riferimento più personale alle infinite giornate in biblioteca o alle pause caffè salvavita. Chiudi con famiglia e amici: è il momento di essere più emotivo, ma senza esagerare – ricorda che stai scrivendo un documento ufficiale, non un post su Instagram. E sì, puoi anche ringraziare il tuo gatto per averti fatto compagnia durante le notti insonni, ma fallo con eleganza!
Ti svelo un segreto: il momento migliore per scrivere i ringraziamenti è subito dopo aver consegnato la bozza finale al relatore. Perché? Hai ancora l’adrenalina della conclusione, ma anche la lucidità per ricordare chi ti ha davvero aiutato.Non cadere nella trappola di scriverli all’ultimo secondo, la sera prima della stampa.
I ringraziamenti scritti di fretta si notano: sono pieni di dimenticanze o, peggio, di errori di battitura. Prenditi almeno un paio d’ore di tranquillità, magari ripensando a tutto il percorso fatto.E se proprio non riesci a scriverli tutti in una volta, preparati una lista delle persone da ringraziare man mano che finisci la tesi. Quando sarà il momento, avrai già un’idea chiara di chi ha fatto la differenza nel tuo percorso.
Da laureato, ho visto (e fatto) alcuni errori classici. Eccoli qui, così li puoi evitare:Il diario segreto: no a dettagli troppo personali tipo ‘grazie al Prof per avermi supportato durante la rottura con il mio ex’. Mantieni la dignità!La lista della spesa: ringraziare il mondo intero, dal bidello al barista, rende tutto meno significativo. Concentrati su chi ha davvero contribuito alla tua tesi.L’eccesso di formalità: ‘Con la presente si desidera porgere i più sentiti ringraziamenti…’ No. Semplicemente no. Non stai scrivendo un contratto.Le dimenticanze: scordare il correlatore o il tutor aziendale è più imbarazzante di presentarsi in infradito alla discussione.Il copia-incolla da Internet: i ringraziamenti devono essere personali. Si nota subito quando sono stati ‘presi in prestito’.
Esempio 1: Ringraziamenti brevi e formali “Desidero esprimere la mia sincera gratitudine al Professor [Nome] per la sua guida fondamentale nella stesura di questa tesi. Un ringraziamento particolare va al Dottor [Nome] per il prezioso supporto nella fase di ricerca. Grazie alla mia famiglia per il costante incoraggiamento e ai miei colleghi di corso per il confronto costruttivo durante questi anni.”
Esempio 2: Ringraziamenti personali ma professionali “Il primo grazie va al Professor [Nome], non solo per la sua competenza, ma per avermi insegnato a guardare oltre l’ovvio. Grazie al team di [Azienda] per avermi permesso di applicare la teoria alla pratica. Ai miei genitori, che hanno sempre creduto in me, e ai miei compagni di studio Sara e Marco: senza le nostre sessioni in biblioteca questo traguardo sarebbe stato molto più difficile.”
Esempio 3: Ringraziamenti accademici dettagliati “Desidero ringraziare il Professor [Nome] per gli stimolanti spunti di riflessione e la Professoressa [Nome] per il tempo dedicato alla revisione. Un grazie al Dipartimento di [Nome] e al team del laboratorio di ricerca. Alla mia famiglia e agli amici che hanno reso questo percorso indimenticabile: grazie.”
Ora che hai creato dei ringraziamenti perfetti, è il momento di dedicarti agli altri aspetti cruciali della tua tesi. Se vuoi essere sicuro di non tralasciare nulla, dai un’occhiata alla nostra guida su come strutturare un indice della tesi di laurea impeccabile e scopri i segreti per scrivere una conclusione della tesi che lasci il segno.
Per la presentazione, l’impaginazione della tesi è fondamentale: un lavoro ben formattato comunica professionalità ancora prima di essere letto. E quando sarai pronto per il passaggio finale, il nostro servizio di stampa tesi online ti garantirà un risultato di qualità. Dai un’occhiata alla nostra selezione di colori per rilegare la tesi: troverai sicuramente quello che rappresenta al meglio il tuo percorso accademico.
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